giovedì 26 giugno 2014

L'astrazione e la realtà

Toccare il mondo attraverso il senso dell'astratto

Con questo articolo vorrei andare a trattare non troppo in profondità la relazione tra realismo e astrazione nei giochi.

Numeri e procedure

Fondamentalmente i giochi utilizzano due grandi strumenti di astrazione: i numeri e le procedure.
I numeri servono a quantificare un concetto e a inserirlo nel flusso di gioco.
Le procedure servono invece a far proseguire il gioco e a farne interagire le varie parti.

Sono entrambi necessari?
Tendenzialmente no. Sappiamo che i live funzionano senza numeri. Ci sono giochi da tavolo che funzionano senza numeri.
Non sono requisiti necessari, solo strumenti diversi per raggiungere un risultato finale: un'esperienza di gioco.

I numeri e le procedure nel Gioco di Ruolo

Di questo argomento potremmo parlarne per giorni. Sappiamo perfettamente che esistono design funzionali e non. Sappiamo che dei numeri ne è stato abusato in passato (e anche in presente) e che spesso ci si dimentica delle procedure (fortunatamente meno che in passato).
Basti vedere un'immagine di quello che significasse una scheda del giocatore per rendersene conto.


E non ho preso neanche una delle più complicate.

Tralasciando tutte le cose già dette sull'argomento però a che cosa servivano tutti quei numeri? Cercavano di rendere un certo "realismo" (purtroppo riuscendoci malamente o addirittura mancando l'obiettivo).
Nei design più moderni non sono tanto i numeri, ma le procedure utilizzare nel fornire una certa di esperienza di gioco a farla da padrone come specchio della realtà.

E mi fermerei anche qui. L'argomento è veramente complesso e pieno di troppi livelli di approfondimento per ridurlo ad un unico articolo.

Passiamo invece a qualcosa di più consolidato nel tempo come il gioco da tavolo.

E nel Gioco da Tavolo?

Qui la situazione cambia, ma non troppo.

Le procedure sono talmente consolidate nel tempo che riusciamo addirittura a individuare macrocategorie: German Game e American Game (con la sua sottocategoria del wargame storico).

Vediamo subito che differenze ci possono essere a prima vista:



Nonostante le differenze visive, numeri e procedure vengono utilizzati tantissimo in entrambi.

Nel German Game, entrambi sono usati per mettere in mano al giocatore la possibilità di costruirsi una propria strategia. Nell'American Game il principio rimane invariato, solo che viene introdotta una variabile numerica per, fondamentalmente, mettere tutti sullo stesso livello e far sì che anche il giocatore bravo possa fallire nel perseguire la sua strategia, a meno che non si prepari e riduca le possibilità di fallimento.

E entrambe le "filosofie" di design possono rendere molto bene la realtà. Il German è maestro nel gestire le economie, i concetti di produzione e consumo ottimali e di ottimizzazione delle risorse a disposizione. L'American è maestro nell'immergerti in un contesto tematico con un sistema attorno studiato ad hoc per farti vivere sulla pelle quel tema.

Il wargame storico invece sfrutta al massimo sia i numeri che le procedure, come possiamo vedere sotto:



Sfrutta i numeri per dare dei valori che verranno poi sfruttati dalle procedure (movimento, combattimento, morale) e rende possibile simulare fedelmente la storia.

E poi, per fortuna, il design va avanti e studia nuove soluzioni, ovvero mischiare German e Wargame.



La seconda immagine si riferisce a "A Distant Plain" della serie CoIn (di cui potete trovare una recensione in questo blog).
Come vedete la componentistica ricorda un German Game, solo che attraverso un'astrazione di procedure vi fa rivivere l'odierna Guerra in Afghanistan.

La prima immagine invece si rifà a Dominant Species, altra perla di design degli ultimi anni. Dietro un impianto meccanico prettamente da German Game si nasconde un'esperienza di gioco che fa rivivere profondamente il tema della glaciazione e della sopravvivenza delle specie.

Non è raro vedere nei giochi da tavolo un distacco completo dalla realtà (in questo Knizia è un maestro), però è anche vero che di fronte a giochi con un tema appiccicato sopra come i German Game, troviamo spesso delle trasposizioni astratte dalla realtà, basta solo fermarsi a riflettere un po'.

E con questo inizierei a parlare nei prossimi articoli di giochi, di recensioni che non dicano cosa troverete nel gioco, ma che scavino un po' più a fondo per vedere anche che esperienza danno al tavolo e come gestiscono tutta una serie di questioni che ho analizzato nei miei articoli precedenti.

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